NAPOLI …E NON SOLO
Si tratta di un’esibizione composita di musica, poesia e monologhi teatrali cadenzata da Giò, unica protagonista, in varia alternanza: classici napoletani e romani, classici napoletani in spagnolo (provenienti dal suo Spagnapoli), medley da Carosone e successi personali come Tammurriata nera, Maracaibo e Viento’e mare (quest’ultima con la sua firma di cantautrice). Cantautrice di musica elegante e delicata che, non solo in questo spettacolo ma come sua esclusiva cifra stilistica, spazia tra individualità della canzone d’autore ed essenzialità e immediatezza della canzone popolare, generi diversi che lei intreccia in modo assolutamente naturale.
Tra una canzone e l’altra Giò esegue poesie (impeccabile una sua traduzione in napoletano di Corazón di García Lorca) e monologhi tra cui ’E figlie so’ ffiglie, dalla Filomena Marturano di Eduardo.
Tutto ciò in un recital di dimensione affettiva e emotiva che è forse una delle radici di ispirazione interiore di Giò tra le più vere. Perché assistere a questa sua performance vuol dire entrare in una bella storia personale in cui i testi si fondono tra malinconia e allegria, speranza e leggerezza evocando immagini e ricordi. Umori che sembrano tratteggiare i confini di un suo mondo fondativo che arriva da lontane esperienze vitali e professionali.